Don Guido Bortoluzzi

Don Guido Bortoluzzi

Vita
Don Guido Bortoluzzi nasce nel 1907 e muore nel 1991 in provincia di Belluno. Tra il 1968 e il 1974 riceve dal Signore 8 spiegazioni sulle origini della Terra e dell’Uomo. La sua totale mancanza di malizia gli permette di assistere ad episodi che avrebbero imbarazzato chiunque ma che, visti attraverso i suoi occhi candidi, appaiono semplicemente realisti senza ombra di morbosità.
Questo suo atteggiamento interiore ha permesso al Signore di poter trattare argomenti forti senza reticenze o giri di parole. Come in altre apparizioni, e pensiamo a quelle avvenute a La Salette, a Lourdes, a Fatima, il Signore ha scelto come suoi testimoni anime pulite, aperte all’Amore di Dio e senza pregiudizi. Il contrasto fra la semplicità dello ‘strumento’ e la grandezza del messaggio fa pensare che la fonte dei contenuti non può essere che Dio.
Il Signore non ha scelto né teologi, né scienziati perché, come dice il Vangelo, non si mette vino nuovo in otri vecchi – ossia in uomini già soddisfatti del loro sapere e inamovibili nelle loro teorie – senza che si perdano entrambi.

Alcune date biografiche

1907 (7 ottobre) Guido nasce a Puos d’Alpago (festa della Madonna del Rosario)

1907-1920 Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Farra d’Alpago

1917 (13 ottobre) Ha la visione dell’apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima e del miracolo del sole

1920-1932 I suoi studi in Seminario

1922 Prima predizione, di don Giovanni Calabria, che preannunzia questa rivelazione

1928 Seconda predizione, di Padre Matteo Crawley un carismatico boliviano.

1932 Terza predizione, di mons. Gaetano Masi padre spirituale dei seminaristi

1932-1934 Ė Cappellano a Fusine (BL)

1934-1945 Ė Parroco a Dont (BL)

1944 Probabile data della quarta predizione, di Teresa Neumann

1945-1953 Ė Curato a Casso (BL)

1945 Ha la visione della catastrofe del Vajont che si verificherà nel 1963

1953-1955 Periodo di aspettativa a Farra d’Alpago nella casa paterna

1955 Incontro con Padre Pio

1955-1976 Ė Parroco a Chies d’Alpago (BL)

1976-1977 Ė Cappellano a Pieve di Cadore: la sua solitudine

1977-1986 Ė Parroco a Vinigo, dove approfondisce lo studio della genetica e della geofisica. Incontra il Patriarca di Venezia Albino Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I

1986-1987 In pensione a Belluno

1987-1991 In Casa di Riposo a Meano, nel comune di S. Giustina (BL) dove muore l’8 ottobre.

Le predizioni

Nel suo volume, don Bortoluzzi scrive:

Nel 1922, mentre ero in Seminario a Feltre, ebbi una predizione di don Giovanni Calabria.
Accadde questo fatto: con i miei compagni di classe ritornavamo dal cortile alla sala di studio attigua alla stanza del Rettore. Il Rettore era davanti alla sua porta e parlava con un Sacerdote forestiero.
Appena entrati, ci raggiunse lasciando l’uscio aperto e disse che quel Sacerdote era don Giovanni Calabria, fondatore della Casa dei Buoni Fanciulli di Verona, un carismatico come don Bosco, e che, guardandoci entrare, gli aveva detto che uno di noi, diventato anziano, avrebbe scritto un libro molto importante e che avrebbe dovuto scriverlo presto. Solo io, fra i dodici compagni, chiesi:
– Lo saprà quell’uno di noi, l’interessato, che il suo libro è molto importante? –
Dal corridoio mi giunse la voce di don Calabria:
– Sì, lo saprà. È proprio lui. –
– Su quale argomento? – replicai.
– Vado a domandarglielo – rispose il Rettore.
Il Rettore uscì e parlò con don Calabria. Rientrato disse che l’interessato lo avrebbe saputo e che riguardava la Bibbia, la Genesi biblica.

Al 1928 risale la seconda predizione, di padre Matteo Crawley (1875-1960), di origine peruviana, ma residente in Cile, appartenente alla Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Grande carismatico con doni di profezia.

Così l’interessato la ricorda:

“Nel 1928, all’inizio del secondo anno di teologia, Padre Matteo Crawley tenne un ritiro per tutti i chierici e predisse a ciascuno, senza nominarlo ma fissandolo negli occhi, il suo avvenire.
Fra gli altri ricordo che disse di uno, intelligente e buono, che sarebbe salito ai più alti gradi della gerarchia ecclesiastica. Dai brevi connotati, molti capirono, compreso egli stesso, che si riferiva ad Albino Luciani che allora faceva la prima o la seconda liceo. Poi, dopo una breve pausa, soggiunse:
“Ooooh..! Ahimè..! Ma durerà poco!”.
Guardò anche me e disse, fissandomi negli occhi, che uno di noi avrebbe ricevuto una rivelazione sui punti oscuri della Genesi Biblica. Descrisse in breve la mia vita dicendomi che avrei avuto molto da soffrire, anche per l’incomprensione dei miei confratelli e dei miei Superiori.
Non avevo più dubbi: il Signore, malgrado le mie molte insufficienze, mi guidava al Suo scopo.”

Nel gennaio del 1932, mentre erano in corso gli Esercizi spirituali degli ordinandi Sacerdoti, mons. Gaetano Masi, Padre spirituale dei seminaristi, concluse con questa espressione:
– E quando il Signore si degnerà di manifestare a uno di voi – guardando diritto al chierico Guido – il mistero del peccato originale, ringraziateLo, perché solo per mezzo della conoscenza della vera essenza del peccato originale potranno essere compresi il mistero e l’economia della Redenzione. –

Quarta predizione, di Teresa Neumann di Konnersreuth (1898-1962), che è riconosciuta come la grande mistica stimmatizzata bavarese del XX secolo.
Don Guido ebbe la visita di Teresa Neumann che venne appositamente dalla Germania fino a Dont per conoscerlo.
“Egli ne aveva già sentito parlare, ed aveva anche acquistato un paio di libri che parlavano di lei. Ma quando ella si presentò alla porta della sua canonica, a piedi, vestita con modestia e con un fazzoletto in testa, lì per lì non la riconobbe.
Infatti, al suo saluto in tedesco, don Guido le chiese, sempre in tedesco, chi fosse e come mai fosse arrivata fin lassù.
Ella si presentò e soggiunse che “desiderava conoscere l’uomo sul quale Dio aveva grandi progetti di Misericordia”. Certamente Teresa Neumann alludeva all’intera umanità. Don Guido invece pensò che la Misericordia fosse rivolta a lui e, sentendosi gran peccatore, rispose:
– Preferirei non provocare la Sua Giustizia. –
Ella sorrise e gli disse:
– Quando il Signore le parlerà scriva tutto, proprio tutto! Il Signore le vuole molto bene. – E, dopo una breve pausa, aggiunse:
– Lei avrà molto da soffrire. –

Le spiegazioni

Per comprendere meglio lo sviluppo delle conoscenze di don Guido, forse è bene fare un quadro riassuntivo di tutte le spiegazioni avute.

* I spiegazione ‘Il segno di Caino’ ricevuta nel 1968 nella canonica di Chies d’Alpago (sotto forma di locuzione interiore): apprende che l’unico carattere ‘umano’ di Caino è ‘la parola’. Da qui viene a don Guido la certezza che, se l’Uomo è stato creato perfetto come è detto nella Genesi e Caino non ha l’aspetto umano, a monte c’è stato un problema di ibridazione genetica.

* II spiegazione ‘Il peccato originale’ ricevuta nella sua casa di Farra d’Alpago nel 1970 (Primo ‘sogno profetico’): apprende che il ‘peccato originale’ è stato commesso ‘solo’ dall’Uomo.

* III spiegazione ‘La morte di Abele’ ricevuta nella canonica di Chies d’Alpago nel 1970. Attraverso questo secondo ‘sogno profetico’ comprende che, con il peccato originale la violenza e le deviazioni sessuali erano entrate nell’uomo. Non capisce però che la vittima era Abele e pensa che questi, per la sua tenera età, sia un discendente di Set.

* IV spiegazione ‘Sono uomini’ ricevuta nella canonica di Chies d’Alpago nel 1970 (terzo ‘sogno profetico’): vede le prime generazioni di ibridi: gli uomini della preistoria simili agli ominidi.

* V spiegazione ‘La creazione dall’Alfa all’Omega’ ricevuta nella canonica di Chies d’Alpago nel 1972 è ‘la grande visione’ durante la quale vede
• I parte: ‘Il Capostipite’.
• II parte: ‘La creazione del cosmo’ la nascita dell’Universo, della Terra, della Luna.
• III parte: ‘La nascita della Prima Donna: l’Omega’
• Infine gli viene detto dal Signore che quella femmina Ancestre, che ha messo al mondo la Bambina, è Eva, e gli viene fatto notare che è la stessa protagonista del ‘peccato originale’. Il Signore gli dice pure che Eva è il ‘capo di ponte’ fra le due specie, ossia ‘la madre di tutti e due’ i primi soggetti del Genere Umano.

* VI spiegazione: ‘L’ultimo pasto di Abele’ ricevuta nella canonica di Chies
d’Alpago nel 1974 (quarto ‘sogno profetico’): assiste all’‘ultima cena di Abele’ e capisce la vera identità di Caino e Abele.

* VII spiegazione: ‘La sera del dì della morte di Abele’ ricevuta nella canonica di Chies d’Alpago nel 1974 (quinto ‘sogno profetico’): è la rivelazione con cui il Signore gli spiega che responsabile indiretto della morte di Abele è l’Uomo-Adamo per aver generato contro il volere di Dio Caino, un irresponsabile. Il Signore gli conferma inoltre che il ‘sogno’ del ‘peccato originale’ era autentico e che quindi la Donna era completamente estranea a quel ‘peccato’ perché in quel momento ella aveva solo un paio d’anni. Per cui la responsabilità era da addebitarsi interamente all’Uomo-Adamo. Capisce inoltre la profonda ribellione dell’Uomo a Dio e la sua mancanza di pentimento.

* VIII spiegazione: ‘L’ultimo colloquio’ con il Signore, avvenuto nella canonica di Chies d’Alpago ancora nel 1974 (sotto forma di locuzione interiore) in cui comprende il vero Amore di Dio e il suo misericordioso progetto di Redenzione per l’uomo ibrido.

Nel 1982 durante l’ultima stesura del manoscritto avvengono nuovi interventi del Signore che gli ripropone la visione di alcune scene già viste nelle visioni precedenti per correggere le sue errate interpretazioni o convinzioni. Da queste ultime, fra l’altro, capisce che gli Ancestri erano miti ed obbedienti ausiliari dell’Uomo e che l’istinto della violenza era entrato nell’uomo ibrido come conseguenza dello squilibrio genetico dovuto al ‘peccato originale’.

A partire dal 1982 don Guido inizia la revisione dei suoi scritti sotto una luce nuova e redige l’ultima stesura del suo manoscritto.

Premessa

Dio si è rivelato solo attraverso rivelazioni private.
Ha parlato al cuore di Abramo e con lui non c’era nessuno. Si è presentato in un roveto ardente e con Mosè non c’era nessuno. Ai Profeti dell’Antico Testamento Dio ha parlato loro personalmente. A Daniele e San Giovanni ha dato visioni singolarmente.
Se non ci fossero state queste rivelazioni “private” non esisterebbe la Bibbia!
Solo Gesù di Nazareth ha parlato alle folle, ma era Dio Lui stesso.
La rivelazione si è chiusa con l’Apocalisse di San Giovanni ma è continuata e continuerà ancora con le spiegazioni. In Gv 16,12 leggiamo: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.”
Solo che l’uomo può ricevere ciò che la sua intelligenza può capire e che il progresso della Scienza mette a sua disposizione. Come poteva Gesù parlare di genetica 2000 anni fa? Solo nel 1957 è stato scoperto il DNA e la genetica ha potuto compiere passi enormi. Ora l’uomo è in grado di capire la creazione di Adamo e della prima Donna, come Dio l’ha spiegata a Don Guido nel 1972.
Dio sceglie sempre i piccoli e gli umili tra gli uomini per rivelarsi (Mt 11,25 “In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.”), come la Madonna ha fatto nelle sue apparizioni.

I punti principali della spiegazione

Dio ha spiegato a Don Guido la nascita dell’universo e la creazione dell’uomo. Questa spiegazione fa ritornare nelle mani di Dio tutta la creazione e toglie terreno alle teorie evoluzionistiche che sono state impresse da Satana per negare Dio come autore del creato e della vita.
L’altro punto della spiegazione fatta a Don Guido, mette in risalto come la colpa del peccato originario sia solo e unicamente di Adamo e non della Donna pura che Dio ha messo al suo fianco come moglie legittima. Anche questa verità va detta e diffusa poiché rende giustizia alla donna che è stata sfruttata nel corso dei secoli. La colpa infatti, è stata data unicamente alla donna e ancor oggi questa credenza colpisce le donne anche con atrocità di ogni genere.
Don Guido prima di morire, ha dato i suoi scritti a Renza Giacobbi, che con un paziente lavoro di trascrizione li ha fatti confluire in un libro “Genesi Biblica” ed un commento “Sintesi della Genesi Biblica” dalla quale abbiamo tratto le pagine che seguono con il permesso dell’Autrice a cui va il merito d’averle scritte.

Il libro “Genesi biblica” che riporta le spiegazioni date a don Guido Bortoluzzi è stato pubblicato nel 2002, quini solo da pochi anni il mondo conosce questa opera.
La Chiesa Cattolica Apostolica Romana è a conoscenza delle spiegazioni date da Dio a don Guido Bortoluzzi. Il Papa Albino Luciani, compagno di corso di don Guido venne a conoscenza di queste spiegazioni quando era Patriarca a Venezia dallo stesso don Guido. Una volta eletto Papa ha detto quella frase: “Dio è Padre e Madre” che è la logica conseguenza della conoscenza delle spiegazioni date a don Guido.

Prima della sua elezione a Papa il Cardinale Ratzinger, è stato ad un convegno a Belluno, che come argomento aveva “La Creazione”. Certamente il Vescovo di Belluno l’avrà messo al corrente delle spiegazioni date da Dio a don Guido. Una volta eletto Papa, parlando in sala Nervi, in più occasioni ha detto che il peccato originale ha messo in atto uno stravolgimento biologico nella natura umana.

La Chiesa va sempre avanti con il freno tirato sulle nuove spiegazioni bibliche, ma alla fine arriverà a riconoscere anche quelle fatte a don Guido.

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